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Storia di Pag

L’Isola di Pag si estende su una superficie di 284,18 km² dove risiedono circa 8500 abitanti. Le coste raggiungono la lunghezza di 302 km ed è caratterizzata da numerosissime baie.

L’economia locale è fatta di agricoltura e allevamento e nell’ultimo decennio di turismo.

A Pag ci si arriva attraverso il ponte che la collega alla terra ferma oppure con il traghetti  che partono da Prizna e arrivano a Žigljen.

I primi segnali umani di vita sull’isola di Pag risalgono all’età della pietra cosi come testimoniato dal ritrovamento di armi ed attrezzi in pietra.

I numerosi muri a secco e le necropoli ad opera del popolo dei provenienti dalla Dalmazia settentrionale.

Dell’isola di Pag fa menzione Plinio Vecchio geografo romano del primo secolo d.c., chiamandolo Cissa (Pioggia) che secondo alcuni esperti è una località situata tra la Novalja e Caska.

L’insediamento romano fu spazzato via dal terremoto che colpi l’isola nell’anno 361 sulle cui macerie Novalja si sviluppa come centro dell’isola di Pag,

L’attuale insediamento croato è avvenuto con l’arrivo degli stessi dal mare. I croati inizialmente si stabilirono sull’ isola di Pag occupando la parte sud dell’isola.

Dal nono secolo viene creato lo stato di Nin nel quale come deciso dal re Petar Kresimir IV sarà governato dal vescovo di Nin, governo che occuperà la parte sud dell’isola in quanto la parte centro settentrionale rimane sotto la giurisdizione del vescovo di Rab.

Questo periodo storico è caratterizzato da lunghi scontri per il controllo dell’isola tra Zara e Rab.

Nel 1395 le truppe di Zara incendiano il sito originario di Pag con l’intento di assumere il controllo sul commercio del sale.

Nella parte a sud dell’isola nel stato del Nin si sviluppa la città di Pag che divenne il centro economico culturale dell’isola. La città divenne libera con l’acquisizione dell‘isola da parte della Repubblica di Venezia che l’acquistò dal Re Ladislao nel 1403.

Sebbene il primo Statuto della città di Pag è datato anno 1433 solo in seguito alla minaccia Turca nel 8 maggio del 1443 gli abitanti di Pag decisero di costruire la nuova città quella che oggi è l’attuale città di Pag.

Secondo i principi dell’ architettura del rinascimento con la partecipazione del costruttore e scultore Juraj Matejev Dalmatina e la vigilanza dell’architetto Giorgio Orsini la città sorse attorno alla basilica in stile gotico di S.Maria (il cui rosone centrale ispira i famosi merletti, prodotti dell’artigianato locale) e terminata definitivamente nel 1474.

Il maggior sviluppo dell’isola si ha durante il periodo della monarchia Asburgica, organizzata in un’unica  unità amministrativa in città vengono costruite strade e porti.

L’ufficializzazione della lingua croata si ha in seguito alla vittoria del partito nazionale sugli autonomisti nel fine Ottocento.

I primi inizi del ‘900 sono anni di immigrazione, a causa della malattia filossera che  ha devastato i vigneti in tutta la Dalmazia molti degli abitanti locali emigrano verso gli Stati Uniti e l’ Australia.

La riforma agraria degli anni trenta dividerà le proprietà diminuendo cosi la capacità economica del paese.

Durante la seconda guerra mondiale la divisione del Regno Slavo da parte delle forze dell’Asse vede Pag essere annessa allo Stato indipendente di Croazia.

Solo dopo la seconda guerra mondiale l’isola diventa polo di attrazione turistica; i primi alberghi ed i primi ristoranti sorgono in questo periodo. In seguito alla costituzione della Repubblica croata, la città di Novalja diventa città e luogo più sviluppato dell’isola di Pag.

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